Il rischio operatorio nell’anziano

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COD: 2003_03_241-246 Categorie: , , ,

L. DE SANTIS, A. BRUTTOCAO, C. MILITELLO, O. TERRANOVA

Ann. Ital. Chir., LXXIV, 3, 2003

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L’allungamento della vita media e l’invecchiamento del-la popolazione ha portato la soglia di ultrasessantacin-quenni nel nostro Paese oltre il 16% e nel 2010 unquarto degli italiani avrà superato i 70 anni. Anche lapercentuale di ultrasettantenni ricoverati nei reparti dichirurgia è triplicata negli ultimi 10 anni e quella degliottuagenari è aumentata addirittura di 10 volte.Imperativo categorico è quindi non definire più il pazien-te anziano come un “intoccabile” in senso chirurgico,ma un soggetto da trattare in maniera congrua alle pro-blematiche legate all’età in modo da garantire una mag-gior sopravvivenza ed una migliore qualità di vita.L’atteggiamento che appartiene ormai al passato di con-siderare l’anziano di non pertinenza chirurgica se non incondizioni eccezionali e comunque la chirurgia più dan-nosa che utile in un paziente con una ridotta aspettati-va di vita, è profondamente mutato.