BERNHARD RUDOLF KONRAD VON LANGENBECK

Ann.Ital.Chir 1993;Vol. 64/5 – pag. 567-569
RIEVOCAZIONE di Thomas Hahn

Langenbeck Colui, che divenne il più famoso Chirurgo tedesco del suo tempo, nacque il 9 novembre 1810 a Padingbiittel (Hannover).
.Bernhard studiò all’Università di Gottingen, dove suo zio Konrad Johann Martin Langenbeck, professore di chirurgia ed anatomia, insegnava questa materia con particolare attenzione ai risvolti di fisiologia, patologia e terapia: insegnava cioè «anatomia applicata», convinto che l’anatomia era la base di tutte le conoscenze mediche, e con esse si dovesse integrare.
B.v. Langenbeck si laureò dunque nel 1835 con una tesi sulla struttura della retina: «De retinae structura penitore» e scrisse nel 1836: «De retina observationes anatomica-pathologicae». Come giusto apprezzamento di quest’opera ricevette la borsa di studio «Blumenback», che gli permise un lungo viaggio scientifico dal 1836 al 1838 in Francia, Inghilterra, Olanda e Belgio, visitando così appena 26enne le più importanti cliniche dell’epoca. In particolare i chirurghi inglesi Lawrence e Sir Astely Cooper (1768-1841), noto quest’ ultimo come pioniere della sutura vascolare e pertanto degno di un posto di onore nella storia della medicina, lo impressionarono profondamente. L’amicizia sviluppatasi con quest’ ultimo sicuramente fu determinante per le sue scelte professionali.

Il 1° maggio del 1838, dopo il suo ritorno, si abilitò all’insegnamento di Fisiologia e Anatomia Patologica a Gottingen con la lezione: «Forme fondamentali nelle quali appare la materia organica nei diversi prodotti patologici». Lì, 4 anni più tardi, il 12 giugno 1841 diventò professore straordinario. In quel periodo scrisse un lavoro importante sul trapianto di materiale carcinomatoso dall’uomo all’animale: «Sull’origine del cancro delle vene e la possibilità di trasmettere carcinomi dall’uomo agli animali ».

Sempre di più B.v. Langenbeck tendeva verso la chirurgia. Dal 1840 tenne un corso di operazioni chirurgiche e scrisse: «Sui crampi abituali nelle dita e l’uso della miotomia e tenotomia contro essi» e inoltre: «Sulle balbuzie e l’uso della miotomia contro i vizi del linguaggio di tipo crampiforme», «Sulla guarigione immediata delle ferite attraverso l’esclusione di tali dall’aria atmosferica», etc.

Nel 1842 Langenbeck venne chiamato a Kiel nella Germania settentrionale, come Professore ordinario di Chirurgia e Direttore del Friedrich-Hospital. Nella guerra dei Ducati del 1848 contro la Danimarca diresse l’intero servizio chirurgico dei lazzaretti in qualità di medico di stato maggiore dell’esercito. Fu proprio in quegli anni, che veniva introdotta l’anestesia generale in chirurgia. Infatti il primo intervento in narcosi con etere in Germania fu eseguito dal chirurgo Johann Ferdinand Heyfelder di Erlangen il 24 gennaio 1847. Lo stesso anno a Berlino Johann Friedrich Dieffenbach pubblicava la prima monografia in lingua tedesca sulla narcosi con etere: «L’etere contro il dolore» (1847), che era un’analisi di prudenza sull’uso ed i rischi dell’etere.

Nel novembre 1848 B.v. Langenbeck venne chiamato a Berlino come successore alla cattedra che era stata di Dieffenbach e diventò Direttore Clinico per Chirurgia ed Oftalmologia nella Klinik in der Ziegelstrafie. La Klinik in der Ziegelstrasse, una ex fabbrica, era stata fondata nel 1810, e Cari Ferdinand von Graefe era stato chiamato appena ventitreenne ad occuparla per primo. Nella primavera del 1841 Dieffenbach era riuscito addirittura a far installare dei sistemi di aerazione e a migliorare i servizi igienici, ma gli fu impossibile di trasformare il suo reparto in un vero edificio finalizzato a ricoverare dei pazienti in maniera soddisfacente.

Come ai tempi di Dieffenbach anche B.v. Langenbeck inizialmente dispose nella clinica di 28 posti letto, in cui 7 furono riservati per pazienti della prima classe, 9 per quelli della seconda classe e 12 per pazienti da trattare gratuitamente. L’ingrandimento e la modernizzazione del reparto fu possibile a Langenbeck solo verso la fine del periodo della sua carica, con il completamento, nel 1881 delle nuove costruzioni e gli ampliamenti degli edifici, il che fece aumentare il numero dei letti di ricovero a 138.

Per il suo debutto a Berlino scrisse un trattato su contratture ed anchilosi del ginocchio e la loro guarigione attraverso la trazione continua (1850) (la priorità per questa procedura in narcosi con etere fu rivendicata da suo cugino Maximilian Langenbeck di Hannover 1847) ed il commento su ferite da arma da fuoco, nella traduzione in tedesco del trattato di John Hunter sull’infiammazione del sangue e quello sulle ferite da arma da fuoco di Fr. Braniss. I suoi allievi e B.v. Langenbeck stesso pubblicarono molto nel giornale «Deutsche Klinik» fondato nel 1849, dove furono stampati fra l’altro gli articoli: – «Osteotomia subcutanea» (1854), – «Cheiloplastica attraverso distacco e trasferimento dell’orlo delle labbra » (1855), – «II bagno tiepido permanente per il trattamento di ferite maggiori, in particolare i monconi da amputazione» (1855), – «Sull’estirpazione di fibroidi interstiziali dell’utero» (1859), – «La resezione osteoplastica della mascella» (1861). Inoltre pubblicarono sull’estirpazione di tumori della fossa pterigopalatina con resezione dell’arcata zigomatica e sulla rinoplastica.

Theodor Billroth, dopo il suo cambio di università da Gottingen, ove ebbe come professore di anatomia Konrad Johann Martin Langenbeck. A Berlin frequentò quindi le lezioni di B.v. Langenbeck che giudicava «favolose, sprizzanti spirito ed arguzia»; ma ancora non riusciva a farsi un immagine definitiva di Langenbeck: « ancora non so bene cosa pensare di lui; in ogni caso è favoloso come operatore; da nessuno mi farei operare più volentieri, ma so anche che la indicazione all’intervento non la lascerei porre a lui» (1851).

Langenbeck sapeva fare scuola, aveva un occhio giusto per i talenti, ed i suoi assistenti si sviluppavano come specialisti eccellenti e furono in seguito ricercati come insegnanti accademici e direttori di cliniche. Nell’ottobre 1853 B.v. Langenbeck accettò Billroth come assistente e gli affidò il reparto donne. All’epoca la clinica chirurgica universitaria aveva circa 70 posti letto: oltre a Billroth erano attivi due altri assistenti, Karl Fock per il reparto uomini come primo assistente e Ernst Julius Gurlt per i casi polidisciplinari. Così i collaboratori di Langenbeck ebbero più che sufficiente impegno, anche per una responsabilità personale molto elevata. In particolare furono quasi da soli responsabili di tutto il trattamento postoperatorio. Nell’autunno 1856 Billroth fu promosso 1° assistente.

Accanto al lavoro clinico Langenbeck si aspettava dai suoi assistenti anche pubblicazioni con regolarità, che normalmente si limitavano però a comunicazioni brevi di casistica. Sulla spinta di Bollroth nel 1860 B.v. Langenbeck fondò «Langenbeck’s Archiv fùr Klinische Chirurgie» redatto da lui stesso, e con la partecipazione di Billroth e Gurlt. In questo giornale si trovano la maggior parte dei suoi lavori successivi. Per esempio: «Contributi alla patologia chirurgica delle vene», – «Micrognazia congenita unita a blocco della mandibola guarito attraverso la resezione del processo coronoideo» (1862), – «Uranoplastica attraverso distacco del rivestimento mucoso-periostale dei palato», — «Altre esperienze nell’ambito dell’Uranoplastica» (1864), etc.

Quando Billroth chiese il posto di Direttore della Clinica Chirurgica di Zurigo nel 1859, Langenbeck scrisse di Billroth: «II professore di quest’università, Dr. Theodor Billroth, ha occupato per 4 anni il posto di primo assistente in questa Clinica Universitaria Chirurgica e come tale ria diretto la Clinica Ambulatoriale per la maggior parte in modo autonomo, con un’attività in media di 5000 malati annuali, e mi ha sostituito durante le vacanze o malattia …» ed altre espressioni laudative di consenso.
Nel frattempo Rudolf Virchow, professore di Patologia a Berlino pubblicò il suo trattato sulla patologia cellulare «Cellularpathologie» (1859) e dimostrò che la cellula è il prodotto di un’altra cellula e che rappresenta la più piccola unità nei disturbi patologici, come anche della vita normale. Questo nuovo modo di vedere le malattie permise nuovi approcci alla terapia chirurgica dell’epoca.

In occasione della campagna militare contro la Danimarca (1864) B.V. Langenbeck venne nominato generale medico e chirurgo consulente. Sempre nello stesso anno gli venne conferito il titolo nobiliare per i suoi grandi meriti aggiungendo il «von» al suo cognome. Von Langenbeck partecipò anche alla campagna militare contro l’Austria nel 1866 e contro la Francia nel 1870/71, documentando le sue esperienze di ferite da arma da fuoco e altri problemi della chirurgia di guerra con una serie di pubblicazioni: — «Su resezioni nell’articolazione del piede a causa di fratture da sparo» (1865), – «Su fratture delle articolazioni da sparo e il loro trattamento» (1868), – «Su ferita da sparo dell’articolazione dell’anca» (1874), – «Su risultati finali delle resezioni articolari durante la guerra». Dopo la guerra Langenbeck si occupò di estirpazione del faringe (1879), di tumori gommosi (granulomi, sifilomi) (1881), e dell’amputazione della lingua con l’aiuto di un termocauterio (1882).

Nel marzo 1872 B.v. Langenbeck spedì insieme a Gustav Simon e Richard Volkmann una lettera circolare ad un grande numero di chirurghi tedeschi: «In accordo con un grande numero di chirurghi tedeschi abbiamo deciso di fondare una Società per Chirurgia in occasione di un congresso costituente di 3-4 giorni, da ripetersi successivamente con cadenza annuale in un luogo di riunione stabile. Questa decisione deriva dal bisogno profondamente sentito, per la dimensione continuamente crescente della nostra scienza, di unificare le capacità lavorative chirurgiche, di facilitarci lo scambio di idee e di stimolare il lavoro comune. Per ora è previsto Berlino come luogo di riunione stabile e il periodo di Pasqua; in particolare per quest’anno i giorni dal 10 al 13 aprile per il 1° Congresso».

Il 10 aprile 1872 a Berlino nel «Hotel de Rome» al viale Unter den Linden, si tenne la prima seduta della «Deutschen Gesellschaffi fur Chirurgie». Nel discorso inaugurale B.v. Langenbeck richiamò l’attenzione sullo sviluppo delle scienze chirurgiche della ancora giovane chirurgia tedesca, che da quel momento sarebbe diventata almeno dello stesso rango della medicina operativa straniera. Inoltre disse della chirurgia moderna: «Per quanto riguarda la chirurgia moderna in particolare, essa tende molto più a conservare che a distruggere. Si è visto, che è meno importante inventare nuovi interventi e metodi di interventi, che trovare mezzi e vie per evitare interventi, o dove sono indispensabili, assicurare il loro successo».

La «Deutsche Gesellschaft ftir Chirurgie» divenne dunque la più antica società scientifica specialistica tedesca e cronologicamente la terza del mondo. La fondazione di questa società fu determinante per lo sviluppo della chirurgia in Germania. Bernhard von Langenbeck diresse la società per 13 anni, fino al 1885, e l’anno successivo fu eletto Presidente Onorario.

Molti piccoli suoi contributi scientifici si trovano nelle comunicazioni della «Deutschen Gesellschaft tur Chirurgie». Se prima ricopriva il ruolo di «Geheimer Medizinischer Rat», cioè di consigliere segreto, membro della più alta amministrazione governativa, dopo la sua rinuncia alla cattedra nel 1882 gli venne conferito il titolo di «Wirklicher Geheimer Rat», all’epoca una onorificienza straordinaria. In quel periodo Langenbeck si trasferì a Wiesbaden, e continuò ad esercitare la profesione di chirurgo fino alla sua morte avvenuta il 29 settembre 1887.

Alla sua cattedra a Berlino gli succedette Ernst v. Bergmann.
Bernhard von Langenbeck occupò dunque il suo ruolo di professore di chirurgia a Berlino per 34 anni. Durante questo lungo periodo eseguì degli interventi non solo in ospedale, ma anche in appartamenti e stanze d’albergo. Inoltre fu direttore dell’Ospedale Ebraico dove James Israel (1848-1926) diventò il suo assistente e poi suo successore.
Von Langenbeck lavorò in molti campi della chirurgia. Egli ebbe la sua formazione nell’epoca antecedente all’introduzione dell’anestesia, perciò sapeva lavorare in modo straordinariamente veloce e preciso. Con l’introduzione dell’anestesia e dell’antisepsi assistette all’inizio di una nuova epoca della chirurgia. Grazie a questi presupposti obiettivamente favorevoli, per la sua capacità chirurgica straordinaria e sicuramente anche per il suo carattere cortese, distinto, e dominante, fu in grado di portare la Klinik in der Ziegelstrafie ad una fama mondiale.

A differenza del suo predecessore Diefenbach, che ancora si fidava più dei suoi occhi che del microscopio, Langenbeck fu un maestro del lavoro con il microscopio e del lavoro sperimentale, utilizzò i risultati della scienza naturale moderna, introdusse in chirurgia il modo «localistico» di vedere le malattie, inaugurato precedentemente da Virchow e che si poneva alla concezione precedente di tipo «umorale», e creò con questo le premesse per il successivo vertiginoso sviluppo della chirurgia, che venne portato avanti anche dai suoi numerosi allievi. Ideò più di 20 nuovi procedimenti operatori, facendosi costruire anche una dozzina di nuovi strumenti chirurgici poi entrati nell’uso comune, ed alcuni ancora di piena efficacia: sega per amputazioni; «elevatorium», leva con margini smussi per sollevare frammenti ossei infossati o sollevare il periosteo; pinza per emorroidi; coltello o bisturi amputante; pinza ossivora; portaghi; curette per l’orecchio; raspa per il periosteo; divaricatore o uncino per ferite: divaricatore largo, lungo e ottuso per dissezioni con il piatto ad angolo retto; uncino per ossa: tutti strumenti di «Langenbeck».

In ambito anatomico infine è noto il Triangolo di Langenbeck, localizzato tra il grande trocantere, il collo del femore e la spina iliaca anterior-superiore. B.v. Langenbeck fu un vero Maestro, seppe fare scuola, individuare ed educare talenti giovani ed organizzare il lavoro scientifico. Lo testimonia l’elevato numero dei suoi allievi che raggiunsero traguardi accademici e professionali di rilievo, divenendo noti nel mondo scientifico: Schonborn, Busch, von Esmach, Israel, Lùcke, Franz Konig, Kocher, Theodor Billroth, Kronlein, F. Trendelenburg, A. Fischer, Base, Pirogow, Hueter e A. Wagner. Veramente una seguenza magnifica di maestri della chirurgia, con la degna ammirazione ed invidia da parte di ogni altra Scuola. Ma in verità non questi hanno formato la sua fama, nemmeno la Scuola da lui fondata, ma il modo di presentarsi, la sua capacità di mediare nelle contese, di educare talenti giovani e di organizzare la chirurgia in modo scientifico, fino a divenire il rappresentante principale della chirurgia tedesca. Ancora oggi la Deutsche Chirurgische Gesellschaft, una sua creatura, conferisce ogni anno un premio per lavori scientifici intitolato a lui, il «Von Langenbeck Preis».